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Si chiama Euzkadi, Euskal Herria o Euskal Selekzioa: si tratta della nazionale basca di calcio, una selezione dalla storia molto antica. Se già intorno al 1910, infatti, la squadra tricolor giocava le sue prime partite, ancora oggi la partecipazione popolare alla classica amichevole di Natale disputata da Euzkadi è impressionante. Tuttavia fu nel biennio 1937-39, nel corso della cruenta guerra civile spagnola, che la selezione basca si rese protagonista di una delle più incredibili avventure mai vissute da una squadra di calcio. Allora, infatti, dopo essere scesa in campo in Francia con lo scopo di raccogliere fondi da destinare alle vittime di guerra, l'Euzkadi si impegnò in una lunga tournée, per sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto alla causa basca e alla minaccia fascista, incarnata, nel Paese Iberico, dal generale golpista Francisco Franco. Dall'Europa a Cuba, dall'Argentina fino in Messico, l'equipo de hermanos, come si definiva l'Euzkadi, scrisse attraverso il calcio pagine incredibili di resistenza, disubbidienza civile e impegno: una storia di grande passione sportiva e politica, ma anche un vuoto nella memoria collettiva che il libro di Molinelli ha il merito di colmare.